GEOGRAFIE DI PAESAGGI IN DIVENIRE

Reti, politiche e pratiche (in)formali per la gestione e fruizione sostenibile dei patrimoni naturali e culturali di prossimità 

Il tema di ricerca

Il progetto di ricerca ha l’obiettivo di esplorare, a partire da una prospettiva geografica, contesti caratterizzati dalla presenza di valori naturalistici e culturali attualmente oggetto di processi di patrimonializzazione formale e/o informale. In particolare, l’attenzione è rivolta verso i paesaggi in cui ecosistemi complessi sono fortemente connessi ad aree altamente urbanizzate, dove risulta centrale la figura ibrida dell'abitante/fruitore, soggetto da cui proviene una richiesta sempre maggiore di riconnessione con il patrimonio naturale e culturale e che genera una accresciuta pressione nei confronti di questi contesti.

È urgente quindi riflettere su quali siano gli attori, le reti, le politiche e le pratiche attraverso cui si costruisce e si gestisce il patrimonio, connettendo le valenze ecologiche con i loro significati culturali. Tutto ciò ha ancor più importanza in una fase in cui, alla domanda sociale di paesaggio si sommano la necessità di mitigazione e adattamento nei confronti dei cambiamenti climatici e quella di rinnovamento delle politiche e pratiche turistiche di fruizione del patrimonio naturale e culturale in chiave sostenibile e sicura dal punto di vista sanitario. 

Il tema oggetto del lavoro di ricerca permetterà di stimolare la convergenza tra filoni di ricerca a volte tra loro distanti, appartenenti ai landscape studies e alle heritage geographies ma anche agli approcci di geografia ambientale, economica e politica legati alla conservazione, alla pianificazione territoriale e, naturalmente, al turismo. Nello specifico, la ricerca si pone in dialogo innanzitutto con le riflessioni incentrate sul ruolo del paesaggio all'interno del rapporto tra popolazione e territorio, facendo quindi riferimento agli studi che considerano il paesaggio come fonte di benessere individuale e/o collettivo e come oggetto e strumento di espressione di giustizia e cittadinanza. L'eccezionalità di questi contesti, ragion d'essere della patrimonializzazione, si pone inoltre in un interessante dialogo, anche se non sempre in risonanza, con una visione integrata della conservazione che, secondo gli approcci più recenti, influenzati anche dalla nozione di antropocene e dal pensiero post-ambientalista, sostiene il superamento delle enclave tutelate ed evidenzia gli effetti contraddittori dei processi di costruzione e/o sfruttamento della natura. Un ulteriore filone di ricerca a cui il progetto fa riferimento è quello degli studi relativi al concetto di heritage che incrociano quelli dedicati al paesaggio spesso inteso come contesto “patrimonializzato” attraverso meccanismi quali il riconoscimento del marchio di World Heritage o il programma Unesco Man and the Biosphere. Anche la geografia del turismo affronta, da interessanti prospettive critiche il ruolo, rilevante anche alla luce della crisi pandemica, degli spazi aperti di prossimità e delle aree interne nei processi, nelle politiche e nelle pratiche turistiche e del tempo libero. È a partire anche da questo campo di riflessioni che si impone sempre più il superamento della distinzione dicotomica tra abitanti e turisti, tra insider e outsider, i cui sguardi sono compresenti nei contesti di prossimità oggetto del presente progetto.

Gli obiettivi scientifici

Il progetto mira, in primo luogo, ad offrire una lettura di come i paesaggi di prossimità si stiano trasformando alla luce delle sfide legate ai cambiamenti climatici e all’economia (post)pandemica, evidenziando criticità e opportunità; inoltre, si cercherà di analizzare quanto e come le iniziative di tutela e valorizzazione del patrimonio naturale e culturale siano legate tra loro e anche connesse a processi di coinvolgimento e partecipazione della società, dei residenti/turisti che abitano, più o meno stabilmente, i paesaggi oggetto della ricerca.

Se da un lato è ormai infatti assodato che la tutela dell’ambiente debba andare oltre la mera conservazione degli ecosistemi e che la stessa conservazione passi altresì attraverso l'insieme di processi di gestione, trasformazione e fruizione del paesaggio, è necessario considerare che tali processi riguardano necessariamente questioni identitarie, di appartenenza, condivisione e cittadinanza e che possono sfociare anche in fenomeni di turistificazione e musealizzazione. Inoltre, la patrimonializzazione si manifesta non solo a partire da iniziative istituzionalizzate, portate avanti dagli enti, da esperti e tecnici, attori pubblici e/o privati, ma è anche frutto delle pratiche quotidiane, degli usi e delle narrazioni di molteplici soggetti (abitanti, visitatori, migranti, agricoltori, operatori turistici, ecc.) che, a vario titolo, animano e co-producono i patrimoni naturali e culturali. 

Attività e collaborazioni

1° anno:

2° anno:

3° anno:


Collaborazioni in corso:

CAIRE Consorzio Stabile